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    V Convegno Chitarristico

 

      Il 25 dello scorso aprile ha avuto luogo nel Castello Sforzesco di Milano, l’annunciato convegno chitarristico italiano, in una festa di sole che sembrava volesse dare ragione all’importanza dell’adunata, unitamente all’intervento della celebre chitarrista Signorina Luisa Walker di Vienna, che per la prima volta si produceva in Italia.
      La Giornata Chitarristica, geniale manifestazione annuale, sorta per iniziativa del prof. Romolo Ferrari di Modena, ha raggiunto quest’anno un successo ragguardevolissimo, per il numero degli intervenuti, per le decisioni prese e per il modo col quale è stata organizzata.
      Qui va data sincera lode al M° Manlio Biagi, che non ha risparmiato tempo e fatica, dimostrando di possedere, oltre lo spirito animatore, anche una competenza organizzativa di primo ordine.

                                                                    La discussione dell’ordine del giorno

      Alle 9.30 si sono radunati nella magnifica sala del Consiglio del Castello Sforzesco, gentilmente concessa dal Comune di Milano, un centinaio di persone fra chitarristi ed amatori, provenienti da ogni parte d’Italia, sotto la presidenza del dottor Rezio Buscaroli, coadiuvato dal segretario Amedeo Savoldi.
      Dopo la commemorazione del compianto Prof. Aldo Ferrari, del quale il dott. Buscaroli ha rievocate le virtù, e dopo il rituale minuto di significativo silenzio e raccoglimento, il Presidente ha fatto una breve relazione su la nostra Rivista esponendo la necessità che vi sia da parte di tutti una maggiore comprensione per sostenere le iniziative.
      Ha parlato quindi il M° Giacomo Benvenuti, mettendo in rilievo come il liuto e la chitarra abbiano avuto nel passato un posto predominante nell’Arte musicale e nei complessi istrumentali, ed ha accennato alla necessità del loro ritorno nel campo istrumentale, per la esecuzione di musiche originalmente scritte per archi, chitarre, liuti ed istrumenti affini (tiorba, chitarrone, ecc.).
      In tal modo la chitarra, in luogo di isolarsi, rientrerebbe nel complesso orchestrale ed acquisterebbe nuova vita e maggiore importanza. La discussione si è fatta viva e vi hanno preso parte il dr. Vaccari, il dott. Angeli ed il prof. Gullino. Si è trovato opportuno di provvedere a questo lavoro per gradi, incominciando dalle musiche per liuto, come le più affini alla chitarra; poi si sarebbe trattato delle altre musiche per istrumenti singolari.
      Cosi è stato proposto di preparare un elenco di queste musiche, rintracciabili presso le principali biblioteche, e di pubblicare – a titolo di saggio su la nostra Rivista – quelle che si riterranno più adatte alle esecuzioni per chitarra. Sono stati quindi invitati presenti ed assenti ad esporre su la nostra Rivista le loro osservazioni così che, in successivi periodi di tempo, si potrà realizzare l’idea espressa dall’egregio M° Giacomo Benvenuti.
      Il Congresso ha approvato.
      Per il 3° numero dell’Ordine del giorno riflettente le eventuali iniziative, dopo varie discussioni, è stata presa in considerazione la proposta del Dott. Lucatti di tenere la prossima «VI Giornata Chitarristica» a Pisa.
      Il prof. Terzi che avrebbe dovuto provvedere alla distribuzione del Dizionario, come era stato annunciato, ha avvertito i convenuti che, per mancato impegno da parte del tipografo, non ha potuto assolvere la promessa e si è dimostrato molto spiacente per il contrattempo.
      Nell’occasione ha invitato coloro che non avevano precedentemente prenotato il volume, a voler provvedere seduta stante versando l’importo, impegnandosi da parte sua di inviare il volume entro il più breve tempo, a mezzo posta. Di poi ha dato lettura di un telegramma augurale per la «Quinta Giornata Chitarristica», inviato dal M° Mozzani, avvertendo che la Direzione provvederà ad inviarne uno di risposta come ringraziamento; comunicò anche che il primo volume del Dizionario, sarebbe stato offerto in omaggio al valoroso maestro, quale attestato di stima e doverosa simpatia.
      L’assemblea ha approvato con voto unanime e con calorosa dimostrazione.
Al Signor Rino Ansaloni è stato dato incarico di significare all’egregio M° Mozzani la presa deliberazione con tanto entusiasmo da tutti accettata.
      Hanno inviato pure parole di augurio per la manifestazione, il prof. Di Ponio, il Dott. Murtula e molti altri.

                                                                           Il concorso di liuteria

      Il prof. Terzi, prima di passare alla distribuzione dei premi e diplomi, ha reso noto che la giuria composta dai liutai Leandro Bisiach, Giuseppe Ornati e Celestino Farotto di Milano, autorevolissimi nel campo della liuteria e dai chitarristi Luise Walker di Vienna e Mastro Vio di Forlì, a lavoro ultimato si è espressa con parole di vivo elogio e vivissimo compiacimento all’indirizzo dei concorrenti, perché la maggior parte degli strumenti presentati erano ritenuti dei veri capolavori, sia per l’accurata ed elegante costruzione, che per la loro sonorità ed armoniosità.
      Ha dato quindi lettura del seguente verdetto:
                                                                          PRIMO PREMIO
aggiudicato al liutaio Dionigi Ferrarotti di Torino, con laboratorio in via Verres, n. 20, per una chitarra di tipo spagnolo, portante il n. 5000, che ha riportato una votazione di 46/50.
                                                                          SECONDO PREMIO
aggiudicato al liutaio Luigi Ferrarotti di Torino, con laboratorio in Corso Vercelli, n. 91, per una chitarra di tipo italiano, portante il n. 4101 che ha riportato una votazione di 45/50.
                                                                          TERZO PREMIO
aggiudicato al liutaio Giuseppe Lecchi di Genova, con laboratorio in Corso Galliera n. 14-13 per una chitarra di tipo spagnolo, portante il n. 1889 che ha riportato una votazione di 44/50.
Seguono in ordine graduatorio gli altri liutai ai quali è stato assegnato un ben meritato diploma di partecipazione.
      Terminata la distribuzione il Dott. Buscaroli ha proposto di indire un referendum fra i più illustri musicisti, allo scopo di sentire un loro giudizio nei riguardi della chitarra, invitando nello stesso tempo i più favorevoli a scrivere qualche musica per il nostro istrumento.

                                                                          Il concerto del pomeriggio

      Dopo una gaia colazione, consumata in una trattoria del centro cittadino, i congressisti hanno fatto ritorno al Castello Sforzesco, per assistere al concerto del pomeriggio.
      Si presentarono per primi i seguenti dilettanti:
Antonio Barbieri di Milano, allievo del Prof. Terzi che ha eseguito, con buona tecnica e sentimento, uno Studio di Sor, ed una Ninna Nanna del Terzi, riscuotendo vivi applausi.
Federico Galimberti di Milano, che ha ottenuto un buon successo con l’esecuzione di una Mazurca di concerto del Mertz e una Fantasia di Viñas.
Hanno fatto seguito Mauro Orsi di Vigevano che si è prodotto con una Danza Moderna dal ritmo sincopato di sua composizione assai apprezzata; Francesco Forneris di Alessandria che si è esibito con una Serenata del Carosio ed un pezzo di sua composizione; ed infine, Eber Romani di Reggio Emilia con uno Studio di Sor, la Danza Mora di Tárrega ed il Calabrone di Pujol, trattati con buon gusto. Tutti i bravi esecutori, sono stati fatti segno alle più calorose approvazioni.

      Alle ore 16 ha avuto inizio il concerto dei solisti annunciati nel programma.
Si è presentato per primo Orlando Sora di Lecco, allievo del prof. Terzi, per eseguire due brani di Bach e di Mozart. Disgraziatamente si interruppe a causa di un inspiegabile e momentaneo fenomeno di amnesia. Malgrado questo incidente, il Sora ha potuto dimostrare d’essere in possesso di buone qualità artistiche e interpretative.
Lo ha seguito Amedeo Savoldi di Alessandria, pure allievo del prof. Terzi, che ha miniato con precisione ed eccellente tecnica uno Studio di Sor, un Preludio di Bach ed una Pastorale di Terzi, vivamente applaudito; ha concesso un bis, suonando una Serenata di Terzi.
      Si sono prodotti quindi i maestri Reineri e Capirone di Torino, già noti per le apprezzate audizioni offerte in occasione della «Quarta giornata chitarristica» a Genova.
Suonarono la Melodia di Fortea su un preludio di Sor e «Les deux amis» di Sor, con felicissima fusione di suoni, sicurezza di tecnica ed eccellente interpretazione. Fatti segno alle più schiette manifestazioni di plauso, hanno concesso un bis, accolto con sincero entusiasmo.
      Una gradita sorpresa per il pubblico è stata l’esecuzione di alcuni pezzi del De Visée e di Sor da parte della piccola graziosa chitarrista Syra Buscaroli, allieva del dott. Vaccari. Per quanto non conti che dieci primavere, ha convinto il pubblico dimostrando di possedere spiccatissime attitudini musicali e interpretative. Nutritissimi applausi salutarono la piccola chitarrista.
      Il concerto venne chiuso con una Suonata di Gragnani per violino e chitarra eseguita dal prof. Nino Negrotti e dal chitarrista Amedeo Savoldi, che suscitarono vibranti manifestazioni di plauso.
A tutti gli esecutori furono distribuiti diplomi di benemerenza e tale distinzione venne offerta anche all’organizzatore del raduno M° Manlio Biagi, che la Direzione volle iscrivere fra i soci benemeriti della nostra Rivista.

                                                                          Il Concerto di Luisa Walker

      L’attesa più viva era stata riservata al concerto della bella e graziosissima signorina Luisa Walker di Vienna, che veniva fra noi preceduta da larga fama por i recenti concerti offerti in Germania, in Russia e in altri stati d’Europa. Essa che fra i congiunti conta nobili cultori dell’arte musicale, cominciò i suoi studi a 9 anni frequentando il conservatorio di Vienna. Ha avuto per guida il M° Albert e anche il celebre Llobet. Sopratutto si è affidata alla passione che la dominava, così che può trovare il suo posto fra i più quotati autodidatti che onorano l’arte della musica.
      Davanti ad un pubblico scelto ed intellettuale che gremiva la vasta e suggestiva sala, la concertista iniziò lo svolgimento del programma annunciato comprendente opere di autori classici e romantici. Il tocco morbido e penetrante, la potenza della sua tecnica impeccabile, e granitica, l’interpretazione esatta che ha dimostralo di possedere, attirò subito l’attenzione del pubblico fino dai primi momenti e man mano venne seguita con crescente entusiamo, fino all’esaltazione.
      Nella prima parte piacquero particolarmente i due pezzi di Bach, eseguiti con precisione e castigatezza ottime; lo Studio di Aguado, sostituito a quello del Carulli, il «Ritratto di nobil Signora» di Murtula, ed il Tema variato di Sor, con il quale fece rifulgere le sue eccelse doti di tecnica.
      Nella seconda parte, con il Minuetto di Mozart, trattato con impareggiabile grazia, mandò in visibilio il pubblico che l’applaudì poi appassionatamente nell’interpretazione della «Leggenda» di Albeniz nella quale dette prova di una abilità straordinaria negli effetti di colore.
      L’ultima esecuzione venne salutata da interminabili applausi che costrinsero la gentile artista a concedere due pezzi fuori programma: «Piccola serenata» del M° Manlio Biagi e «Serenata» di Malats, ambedue eseguite in modo perfetto e magistrale.
Il successo è stato veramente grande ed ha lasciato in tutti il vivissimo desiderio di riudirla presto.
Luisa Walker può ben essere orgogliosa dell’arte sua, per la quale accupa oggidì un posto eminente fra i migliori concertisti contemporanei.
      Anche l’intermezzo dei duettisti Reineri e Capirone venne tenuto in ottima considerazione dal pubblico, che prodigò agli esecutori i più cordiali e meritati applausi.
      Così, nel miglior modo è stata chiusa la «Quinta Giornata Chitarristica» nostra, e, per la felice riuscita, rendiamo grazie a tutti gli artisti, ai liutai facenti parte della Commissione esaminatrice ed a quelli che vollero concorrere; all’organizzatore M° Biagi ed all’illustr.mo Signor Podestà di Milano che gentilmente ha offerto ai congressisti la magnifica sala del Castello Sforzesco, dimostrando di appoggiare di buon grado la nostra manifestazione, tendente a nobilitare ed a diffondere il nostro istrumento.

 

G. Vio, Il successo della V Giornata Chitarristica Italiana, in «La Chitarra», IV, n. 5, 1937, pp. 33-36.

Programma

 
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